EMDR

La terapia EMDR (acronimo inglese per: “desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari”) è un metodo psicoterapeutico validato scientificamente su base neurobiologica e riconosciuto dall’ Organizzazione Mondale della Salute (OMS).

L’EMDR viene utilizzato per elaborare psicologicamente esperienze traumatiche e/o particolarmente stressanti di diverso genere ed entità, singole o reiterate nel tempo (incidenti, disastri naturali, abusi, lutti, sofferenze di vario tipo). L’EMDR sembra favorire la ripresa del processo di rielaborazione e integrazione dell’esperienza, processo naturale e innato in ognuno di noi, ma che in alcune situazioni vissute come troppo intense e dolorose può venire interrotto; il trauma rimane in questi casi come “bloccato”, mantenendo quindi intatta la propria carica emotiva negativa iniziale, senza avere dunque la possibilità di integrarsi con le altre esperienze di cui la persona potrebbe servirsi in maniera adattiva per condurre una vita psicologicamente sana. Andando a individuare alcuni ricordi e immagini disturbanti viene pertanto effettuato un lavoro di rielaborazione a livello cognitivo, emotivo, sensoriale, corporeo, seguendo un preciso protocollo psicoterapeutico di intervento che prevede una “stimolazione bilaterale” alternata dell’emisfero destro e sinistro del cervello, attraverso movimenti oculari (o altri metodi), che permette di ridurre l’intensità delle emozioni connesse con i ricordi traumatici, in modo che esse risultino più adeguate per il soggetto.

Articolo a cura della
Dott.ssa Stefania Fabbri
Psicologa e Psicoterapeuta a Rimini